LA MAGLIA K.M.P.

 
COS’E’ VERAMENTE UN LOGO “K.M.P.”?

La maglia “K.M.P. KRAV MAGA”, così come la maglia della propria palestra, associazione, federazione, gruppo, corso, stage, non e’ una semplice maglia “bella” da sfoggiare orgogliosamente.
La maglia, in particolare quella nostra, della “K.M.P. KRAV MAGA” e’ prima di tutto una divisa, “da allenamento” e non un capo di abbiglimento alla moda, con cui andare in giro come nulla fosse.

(Si precisa che per “allenamento”, si intendono esclusivamente quelli della K.M.P. o “eventi e partecipazioni dalla K.M.P. autorizzati” sia in presenza che divisa. Pertanto non e’ possibile partecipare ad altre lezioni, eventi, stage, corsi “non K.M.P. con vestiario e loghi K.M.P.)
La maglia “K.M.P. KRAV MAGA” e chi la indossa, dichiara inequivocabilmente l’uniformita’ a dei principi specifici e valori ben chiari ovvero a delle “regole di quel logo” che vengono accettate nel momento in cui la si indossa.

La maglia esprime un profondo senso di “appartenenza” ed e’ necessaria coerenza sempre.

La maglia “K.M.P. KRAV MAGA” e’, riconoscere se’ stessi, come singolo su una via, in cui si accetta la filosofia dei compagni di viaggio e del Maestro, che hanno scelto di creare quella via.

La maglia “K.M.P. KRAV MAGA”, non puo’ essere indossata fuori dall’attivita’ UFFICIALE K.M.P. perche’ non e’ piu’ il singolo che si muove, esprime, ma “un gruppo”, “una scuola”, un “Maestro”.

La maglia “K.M.P. KRAV MAGA” e’ l’essenza di quanto si e’ scelto di convidere, di una passione che ci accomuna e ci lega.
La maglia “K.M.P. KRAV MAGA” e’ il simbolo del rispetto, della liberta’, dell’amicizia e della serieta’ che ci lega.
La maglia “K.M.P. KRAV MAGA” e’ sudore, sangue, sacrifici, tempo.. tempo troppo spesso sottratto agli affetti cari, per questo ha un valore intrinseco associato all’esperienza di oltre venti anni, la formazione al top in ogni settore conosciuto, duro e costante lavoro sempre sul pezzo, e’ crescita continua “di tutti e GRAZIE a tutti”.
La maglia “K.M.P. KRAV MAGA” non e’, e non sara’ MAI, una semplice maglia.. siamo “NOI”, la ami o la odi, nella piena liberta’ di accettare o no tutto cio’ che comporta.
Merita il dovuto rispetto, qualunque ne sia il costo per difenderla, per proteggere il suo onore, perche’:
la maglia “K.M.P. KRAV MAGA” e’ stata e continua ad essere forgiata dal sudore, sangue, sacrifici, tempo.. tempo troppo spesso sottratto agli affetti cari, e’ modellata dall’esperienza di oltre venti anni, la formazione al top in ogni settore conosciuto, duro e costante lavoro sempre sul pezzo, e’ crescita continua “di tutti e GRAZIE a tutti”.

NUOVO METODO K.M.P.

Il sistema di Difesa Personale Israeliana conosciuto come il nome di Krav Maga, si caratterizza e spopola nelle palestre da diversi anni, per la sua, più o meno nota, differenza con le arti marziali e sport da combattimento.

..ma perche’ il Krav Maga dovrebbe essere diverso?

Un luogo comune e’ quello che “la palestra sia una cosa, la strada e’ un’altra”. C’e’ un fondo di verità in questa frase, perche’ le dinamiche della strada, sono diverse e su questa diversita’, e’ costruito il Krav Maga.
Tuttavia, dalla creazione di questo sistema, ad oggi cosi’ come e’ stato concepito, ha trovato alcune difficolta’ nel momento in cui e’ stato suddiviso in programmi Federali per rispondere ad esigenze di esami e livelli.
La questione piu’ importante e’ se, piuttosto, al Krav Maga poteva giovare una suddivisione e magari, poteva evolvere (escludendo le personalizzazioni che gli pseudo-Istruttori, improvvisati, creano perche’ non conoscono o almeno non conoscono abbastanza questo sistema) o trovare nuovi chiavi di lettura ed insegnamento.

Perche’ una “nuova metodologia”?

Nel tempo, la necessita’ di mettere a sistema, le innumerevole tecniche, ha comportato evidenti esigenze federali, di programma da dividere per livelli e cinte, esami, seminari. Questo, spesso, non ha creato anche valore aggiunto al praticante, anzi, ha generato confusione e rallentamenti durante il percorso di apprendimento: associazioni e federazioni hanno rivisitato i programmi tecnici, strettamente in maniera “propedeutica” e’ di tipo organizzativo, nella loro natura di corsi da frequentare con durata annuale o purtroppo, anche con doppio esame all’anno, cosi’ da sfornare Istruttori in tre anni.
Impossibile che in tale ottica, non ne risenta la coerenza e la qualita’ dello studio, l’esperienza insufficiente e la conoscenza approssimativa del singolo, comportando inevitabili limitazioni proprio di gestione di se stessi  e degli strumenti a disposizione, in caso di necessita’ , che a volte non erano previsti nemmeno fin da subito nei programmi base.

Vero che, agli Istruttori e’ sempre lasciato un margine discrezionale sulla didattica, sull’eventuale integrazione di tecniche da insegnare durante l’anno scolastico, ma all’Istruttore e per quanto ai praticanti risulti interessante lo stimolo di conoscere tecniche “avanzate”, ciò evidenzia alcune lacune che sfociano all’avvicinarsi agli esami in considerazioni dubbiose, sia degli Istruttori che dei praticanti, sentendosi rispondere paradossalmente: “la tecnica DA ESAME e’ cosi’, poi NELLA REALTA’ e’ un’altra..”

Qui entra in gioco il METODO K.M.P.

Le prime due grandi caratteristiche, che incontra chi approccia alla Difesa Personale Israeliana – Metodo K.M.P.  sono proprio la priorita’ riportata allo stato mentale, la psicologia e la fisiologia che riguarda le situazioni potenzialmente pericolose e pericolose; la modalita’ che consente davvero di lavorare sulle emozioni e solo successivamente il programma tecnico rivisto nella sua organizzazione, attingendo per i civili anche a programmi specialistici di tutti i settori del Krav Maga.
Il lavoro del Maestro Pasquale Franco, in merito alla violenza e le dinamiche delle situazioni pericolose, sull’istinto, le emozioni, ha avuto riscontro da parte di diversi Psicologi e negli anni e’ stato notevolmente apprezzato.

Sotto il profilo tecnico, la metodologia K.M.P. ha posto al centro di tutta la propedeuticita’, la tematica che, se l’allievo effettivamente deve conoscere e riconoscere problemi in strada, deve avere fin da subito una reale base di difesa personale. Una volta appresa la consapevolezza di come funzionano le reazioni psico-fisiche proprie e l’aggressore, il linguaggio del corpo, nelle loro tutto ritorna e riparte per essere davvero in primis, la conoscenza dei vari stati mentali e dell’istinto su ogni singola tecnica, il modo in cui essi agiscono, in modo importante prima/durante/dopo l’approccio alla tecnica.
Questo per la K.M.P. Group e’ diventata a monte, la linea che ha dettato la stesura di tutti i nuovi programmi, il cuore di ogni esperienza nelle tecniche di studio, l’obiettivo finale.

In conclusione..

Quante volte si vedono Istruttori insegnare tecniche ad allievi “sottostress”, che imparano diverse ad un problema, ma reagiscono sempre con lo stesso stato mentale. Ad esempio, se lo studio prevede due tecniche, “in ritardo ed in anticipo”, ma si mantiene lo stesso mentale “pronto”, e’ tutto inutile.
In quel modo, si imparera’ solo a difendersi quando si e’ pronti.

Con il metodo K.M.P. si studiano gli stati mentali e le emozioni del singolo praticante come percorso personale, tanti fotogrammi risolutivi a situazioni comuni e non, che possono incontrare, poi maggiore sara’ il tempo che dedicheranno all’allenamento, piu’ fotogrammi conosceranno.

Questo ribalta, tutto il programma tecnico standard, dando rilevanza fondamentale a tutte quelle tecniche che si trovano in stato mentale “passivo”, distratto, a fronte di attacchi sempre piu’ violenti, scenari sempre piu’ cruenti, dove non c’e’ mai – a livello mentale – “un” solo aggressore, “un” numero di attacco fissato, perche’ non si puo’ prevedere cosa avverra’ in strada e non si hanno certezza, bensi’ la necessita’ di dover trovare soluzioni, veloci ed efficaci, al fine di recarsi in una zona sicura il prima possibile.

Quindi si studia lo stato mentale, la psicologia e la fisiologia del combattimento, per arrivare a studiare con una didattica completamente ri-organizzata secondo tali criteri e non solo, tenendo conto del peso emotivo di ogni “situazione” studiata, in particolare per la “paura, rabbia, aggressivita’”, con un immenso programma tecnico che attinge dalle migliori fonti e al top della difesa personale da strada, secondo gli irrinunciabili criteri e principi – unici – del Krav Maga

VI ASPETTIAMO PER UNA PROVA GRATUITA

———->  Prenota una prova cliccando qui

SEMINARIO IC.S.K.M.A E SESSIONE ESAMI

[tm_pb_section admin_label=”section”][tm_pb_row admin_label=”row” make_fullwidth=”off” use_custom_width=”off” use_grid_padding=”on” width_unit=”on” custom_padding=”30px|30px|30px|30px” padding_mobile=”off” allow_player_pause=”off” parallax=”off” parallax_method=”off” make_equal=”off” parallax_1=”off” parallax_method_1=”off” column_padding_mobile=”on”][tm_pb_column type=”4_4″][tm_pb_image admin_label=”Image” src=”https://www.kravmaga.cloud/wp-content/uploads/2018/04/locesami-1.jpg” show_in_lightbox=”off” url_new_window=”off” use_overlay=”off” animation=”off” sticky=”off” align=”center” force_fullwidth=”on” always_center_on_mobile=”on” use_border_color=”off” border_color=”#ffffff” border_style=”solid”] [/tm_pb_image][tm_pb_text admin_label=”Text” text_orientation=”justified” background_color=”#ffffff” use_border_color=”off” border_color=”#ffffff” border_style=”solid” custom_padding=”30px|30px|30px|30px”]


Domenica 17 giugno 2018 Napoli 

Andrzej Marczak
– già Expert I.K.M.F. e K.M.G. –
oggi

Presidente

International Combat Shooting & Krav Maga Association

(ICSKMA)

presenta

Masterclass 2

“PREDATORS MULTIPLE ARMED ATTACKS”

e con la chiusura dell’anno accademico 2017/2018
si terranno gli esami di livello I.C.S.K.M.A.!!!

la K.M.P. Group ROMA parteciperà
collaborando con il collega – Istr. Ivan Franco –
gli allievi K.M.P. possono sostenere gli esami di liv. Basic 1 ICSKMA 

Evento in collaborazione organizzato da 
Istituto Krav Maga Italia

[/tm_pb_text][/tm_pb_column][/tm_pb_row][/tm_pb_section]

GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE – VIDEO INTERVISTA A LAREPUBBLICA

[tm_pb_section admin_label=”section”][tm_pb_row admin_label=”row”][tm_pb_column type=”4_4″][tm_pb_text admin_label=”Text” text_orientation=”center” background_color=”#ffffff” use_border_color=”off” border_color=”#ffffff” border_style=”solid” custom_padding=”30px|30px|30px|30px”]

In questo video, il nostro piccolo contributo nella giornata mondiale contro la violenza sulle donne, per chi subisce ogni giorno atti di violenza e per quelle donne che vogliono imparare come poter evitare/prevenire e solo se non hanno davvero altra scelta: sapersi difendere con l’obiettivo di fuggire via il più velocemente possibile dal pericolo.
Essere consapevoli che la violenza esiste, in molte forme e che può capitare a chiunque, è il primo passo per raggiungere la consapevolezza che qualcosa è possibile fare!
Guarda il video e vieni a provare una lezione gratuita, chiedi tutte le informazioni a info@kravmaga.cloud

[/tm_pb_text][/tm_pb_column][/tm_pb_row][/tm_pb_section]

INTERVISTA ALL’ISTR.PASQUALE FRANCO INTERVISTA ALLA TV PL1

[tm_pb_section admin_label=”section”][tm_pb_row admin_label=”row”][tm_pb_column type=”4_4″][tm_pb_text admin_label=”Text” text_orientation=”justified” background_color=”#ffffff” use_border_color=”off” border_color=”#ffffff” border_style=”solid” custom_padding=”30px|30px|30px|30px”]

Le Televisioni e i giornali nazionali, hanno dato molto risalto alla prima esercitazione di questo tipo in Polonia. Tutto è partito da un programma Governativo in collaborazione con P.A.S.S.A e I.C.S.K.M.A. ed ha riguardato l’esame finale del Corso Istruttori Unità Anti-Terrorismo S.W.A.T. tenutosi in ottobre 2017 a Kyelce.
L’Istruttore Pasquale Franco è stato intervistato dalla TVP 1 nazionale e TVP 3 locale.

A breve saranno aggiunti i sotto-titoli in italiano.

[/tm_pb_text][/tm_pb_column][/tm_pb_row][/tm_pb_section]

ANTI-TERRORISM AND SWAT INSTRUCTOR COURSE

[tm_pb_section admin_label=”section”][tm_pb_row admin_label=”row”][tm_pb_column type=”4_4″][tm_pb_text admin_label=”Text” text_orientation=”justified” background_color=”#ffffff” use_border_color=”off” border_color=”#ffffff” border_style=”solid” custom_padding=”30px|30px|30px|30px”]

L’Istr. Pasquale Franco, Krav Maga Expert, ha partecipato in ottobre 2017 al Corso Istruttore Anti-Terrorismo e S.W.A.T. organizzato in Polonia dall’Exp.5 Andrzej Marczak della I.C.S.K.M.A. in collaborazione con P.A.S.S.A. Oltre l’infinito programma tecnico-tattico affrontato e le 14-16 ore al giorno di training, spesso anche di notte, la durissima esperienza si è conclusa con un’esame finale in una scuola pubblica di Kielce, sotto i riflettori delle Tv nazionali e alla presenza dei giornalisti, Polizia di Stato e locale, Vigili del Fuoco e mezzi di Primo Soccorso. L’Istruttore Pasquale Franco, è stato intervistato dalla Tv di Stato in Polonia, al termine dell’esercitazione antiterrorismo tenuta nella scuola con piu’ di 500 studenti oltre allo Staff compresi docenti ed altri dipendenti scolastici. L’operazione finale, faceva parte di un programma Governativo sotto la supervisione dei rispettivi Ministeri dell’Interno e della Pubblica Istruzione.
Questo corso Istruttore Antiterrorismo e S.W.A.T. è il secondo successo dell’Istruttore Pasquale Franco, dopo quello dello scorso anno che lo ha qualificato “primo Istruttore di Krav Maga Military” al più alto livello in Italia, ed oggi tale ulteriore formazione lo riporta ancora una volta ad essere il “primo Istruttore” in una specializzazione al passo con i tempi e forse molto avanti rispetto alle attuali formazioni in Italia.. e di fatto, sempre al top!


Come è possibile vedere nelle pochissime foto che abbiamo avuto il permesso di pubblicare, per ovvi motivi, l’addestramento è avvenuto utilizzando auto in tutte le modalità operative possibili, compreso lo scenario opposto dove i potenziali terroristi erano alla guida, liberazione di pullman ed esercitazioni alla stazione di Kielce con treni reali. Ambienti chiusi per il C.Q.B. e all’aperto, con aree di tiro all’aperto e al chiuso, in fine con edifici pubblici.

abbiamo avuto l’onore in questo corso, di ospitare in un pomeriggio, due Istruttori con più 25 anni di Anti-Terrorismo e tantissima esperienza che hanno condiviso con gli Istruttori in formazione. Ed è stato fondamentale capire il modo in cui le diverse tecniche hanno subito radicali cambiamenti negli ultimi 10 anni a seguito di tragici eventi, mostrandoci le chiavi per cui differenti modalità e sistemi possano fondersi.

In ultimo, ma non di importanza, l’esame finale con evacuazione di una scuola pubblica con 500 studenti e relativo staff, con  l’arresto dei terroristi barricati in un’aula dopo aver preso in ostaggio una intera classe ed il recupero di due bambini mancanti all’appello: tutto si è svolto in grande professionalità e collaborazione con le Forze di Polizia locali.
Il Programma Governativo, il Ministero dell’Interno insieme al Ministero della Pubblica Istruzione, hanno siglato e sono riportati con un’autorizzazione “unica nel suo genere”, sul Diploma rilasciato dalla I.C.S.K.M.A. agli Istruttori, ora, specializzati in queste tecniche e tattiche S.W.A.T.

Guarda il video sull’evacuazione della scuola e dell’intervista alla TV di Stato Polacca, dell’Istr. Pasquale Franco – Head Instructor K.M.P. Self Defense – Krav Maga Portuense – Roma  a questo link.

[/tm_pb_text][/tm_pb_column][/tm_pb_row][/tm_pb_section]

CORSO ISTRUTTORE S.W.A.T.

[tm_pb_section admin_label=”section”][tm_pb_row admin_label=”row”][tm_pb_column type=”4_4″][tm_pb_text admin_label=”Text” text_orientation=”justified” background_color=”#ffffff” use_border_color=”off” border_color=”#ffffff” border_style=”solid” custom_padding=”30px|30px|30px|30px”]

Cosa mi aspetta per un settimana?

Intato la premessa o promessa, del M° Andrzej Marczak – Head Instructor I.C.S.K.M.A. – Expert 5 ed ex G.I.T. in K.M.G. ed I.K.M.F. , si vocera che si tratti di 14 ore al giorno minimo di allenamento. Se la premessa è 14 ore al giorno, posso affermare con un alto grado di certezza che saranno minimo 16. In teoria, la sera prima sapremo a che ora è l’incontro in albergo per partire verso i luoghi di allenamento, ma considerando che molti allenamenti saranno anche notturni, immagino che oltre quelli programmati di notte, saremo svegliati all’improvviso….. senza sapere cosa ci attenderà.
E’ il Corso Istruttori Unita’ Anti-Terrorismo e S.W.A.T. che si terra’ in Polonia, con partecipanti provenienti da Italia, Francia, Sudafrica, Repubblica Ceca e Polonia. Le attività formative saranno svolte in spazi: limitati, edifici pubblici, trasporti pubblici, autobus e treni, autovetture, aree di tiro sia al chiuso che all’aperto, utilizzando avanzate attrezzature professionali  di visione notturna, laser, armi da fuoco corte e lunghe.
Scenari e situazioni con ostaggi, recupero ostaggi, tecniche di assalto con veicolo, a veicoli e agli edifici assediati.

Cosa sono le Unità S.W.A.T.?

S.WA.T. è l’acronimo di Special Weapons And Tactics e sono Unità Speciali della Polizie Locali Americane, la più famosa al mondo è quella di Los Angeles, in effetti è considerata tra le migliori per il recupero ostaggi. Queste Unità intervengono in situazioni di emergenza, quindi considerate ad altissimo rischio: operazioni anti-terrorismo, recupero ostaggi e antisommossa. Se le S.W.A.T. hanno competenza locale, vi è poi la Hostage Rescue Team (HRT) dell’F.B.I. che opera a livello nazionale per il recupero ostaggi, cioè rientra per giurisdizione in via principale laddove è in corso il sequestro di persona, reato che si configura e qualifica come “reato federale”. Oggi il termine S.W.A.T. è entrato nel linguaggio comune e logistico-operativo, poichè in diversi Stati del mondo si tende a identificarne le Unità Speciali di Polizia che effettuano queste particolari tipologie di operazioni.

In che modo operano?

Innanzitutto, la storia americana dagli anni sessanta del ‘900, con gli episodi di crescente violenza, attacchi terroristici e stragi quali quella di Columbine ha dimostrato che per operazioni ad altissimi rischio, la rapidità di intervento è prioritaria in fase di addestramento speciale rispetto all’operatore di Polizia preparato a svolgere normale servizio di controllo del traffico, pattuglia, etc. e/o con le armi/strumenti che ha in dotazione per tale servizio.
La velocità di intervento, essendo Unità “locali” riescono a raggiungere in pochi minuti gli scenari ad alto rischio in cui vengono impiegati, ma è richiesta anche una tecnica-tattica operativa, che segue le continue evoluzioni del modo di agire dei terroristi o criminali violenti/pericolosi, secondo le modalità in cui cambiano i problemi e di conseguenza gli scenari.
Viene richiesto l’intervento della S.W.A.T  ad esempio in caso di arresti ad altissimo rischio, dove si necessita di fare irruzione per recuperare ostaggi con sospetti che si sono barricati, scontri a fuoco con criminali violenti.
Sono quindi addestrati ad agire principalmente in ambito urbano, per questo anche l’equipaggiamento, l’addestramento, le tecniche e la tattiche, il combattimento corpo a corpo, sono ulteriormente studiate per intervenire in ambienti ristretti, ma il primo obiettivo per la S.W.A.T. resta “salvare vite”.

Il 20 ottobre si parte! 

Il corso con la I.C.S.K.M.A. si concluderà con un esame, che coinvolgerà con l’evacuazione di una scuola insieme a tutto il personale interno, con simulazione di arresto terroristi, in collaborazione con le Forze dell’Ordine, Squadra Speciale Recupero Ostaggi ed i Vigili del fuoco.
Questa “improvvisazione” dell’ evacuazione sarà condotta in un ambiente “reale”, che coinvolgerà 500 studenti e personale scolastico nell’ambito del programma governativo “Security Academy” organizzato dalla PASSA.

Sempre al top! Sempre per primi!

A presto,

Istr. Pasquale F.
KRAV MAGA EXPERT

[/tm_pb_text][/tm_pb_column][/tm_pb_row][/tm_pb_section]

LET’S GET STARTED!

[tm_pb_section admin_label=”section”][tm_pb_row admin_label=”row”][tm_pb_column type=”4_4″][tm_pb_text admin_label=”Text” text_orientation=”justified” background_color=”#ffffff” use_border_color=”off” border_color=”#ffffff” border_style=”solid” custom_padding=”30px|30px|30px|30px”]

Corsi Krav Maga a Roma

E cosi’ e’ iniziato il Corso di Difesa Personale – KRAV MAGA – K.M.P. Roma.
Dal primo giorno, abbiamo spiegato, dimostrato ed introdotto “il perche’ non facciamo la differenza, ma #siamo #la #differenza“, entrando subito nel vivo del discorso: affrontato temi che riguardano l’aspetto psicologico della difesa personale e la gestione delle emozioni concernenti gli aspetti fisici e tecnici di situazioni pericolose o potenzialmente tali. Avendo numerosi psicologi come allievi, nonche’ Forze dell’Ordine, senza presunzione possiamo ritenerci pienamente soddisfatti di aver raggiunto un’altissima preparazione per fornire insegnamenti qualitativamente superiori ad un normale corso di krav maga o difesa personale, con molti aspetti per noi fondamentali e che ci distinguono da tutto il resto.

Il discorso tecnico resta sempre al top, come lo scorso anno e sara’ coadiuvato in strettissima collaborazione con la I.C.S.K.M.A ovvero con Andrzej Marczak Expert 5. Inoltre l’Exp. Pasquale Franco, primo Istruttore Krav Maga Militare in Italia, si riconfermerà di nuovo in due certificazioni “uniche  nel loro genere in Italia”, che sta acquisendo ed a fine ottobre saranno rese pubbliche.

Con la psicologia del combattimento, è stata già introdotta la parte essenziale, come didattica ai nostri corsi K.M.P. anche su questo avanti a tutti, per quanto riguarda la “fisiologia del combattimento”, diversi approfondimenti che nel corso dell’anno saranno svolti su temi specifici, seminari, sia nella panoramica generale come sono stati introdotti “con semplicità e chiarezza”, sia comunicate le news collegate ai grandi progetti del K.M.P. GROUP degli Istruttori K.M.P. e della I.C.S.K.M.A.

Il tutto provato, testato e dimostrato con esercizi e allenamenti pratici, perchè noi non pubblicizziamo con frasi sceniche i nostri corsi o ci eleviamo su piedistalli disprezzando gli altri, ma impieghiamo il nostro prezioso tempo a migliorarci e ad insegnare krav maga al più alto livello in Italia.

Quindi anche quest’anno un altissimo standard dei nostri corsi, che prevede diversi temi, diversi scenari, modalita’ di insegnamento che partono da criteri e parametri standard, ma si aprono attraverso preparazione del Capo Istruttore Pasquale Franco, senza mai snaturare l’essenza del Krav Maga e dei suoi principi base. Idem per i quaderni tecnici (curricula), puntiamo ad andare ben oltre le semplici tecniche e lo stesso vale per i nostri corsi Istruttori, spaziamo su diversi settori e discipline.

Tenuta una panoramica sul modo in cui si studierà e si crescerà quest’anno, sotto i molteplici aspetti della Difesa Personale da strada, infatti è stata sottolineato sia dovuta l’ attenzione al lavoro sullo “stato mentale”, ma soprattutto il modo in cui il nostro corso quest’anno è stato pianificato direttamente dal M°Pasquale Franco: nel fondamentale lavoro per #conoscere #ed #imparare #a #gestire #la #paura, #la #rabbia, gli #impulsi di #sopravvivenza quali #aggressività e nel perchè lo #stress è preziosissimo e necessario per sopravvivere, in sostanza capire-conoscere-gestire “le proprie emozioni”, se stessi e gli aggressori.

Molti di questi temi, sono nelle locandine e banner pubblicitari di krav maga o difesa personale o autodifesa donna, dai famosi pseudo-istruttori e pseudo-federazioni che utilizzano impropriamente ed indegnamente termini della difesa personale-kravmaga-psicologia e fisiologia del combattimento, per cui poniamoci necessariamente delle domande: quale preparazione hanno in merito? Quale collaborazioni hanno con esperti dei settori specifici? Quali progetti concreti hanno in corso ed in futuro?

La difesa femminile, ha avuto gia’ il suo spazio nella seconda settimana, grazie alla specializzazione del M°Pasquale FRANCO ed i suoi studi durante il Master in Criminologia, insieme all’equipe dei collaboratori (psicoterapeuti e psichiatri del K.M.P. GROUP), mentre per il Law Enforcement (varianti insegnate solo agli appartenenti alle Forze di Polizia) sono state comunque accennate “a mero titolo dimostrativo”, infine alcune tecniche riservate ai Corpi d’Elite.

In che modo, attraverso i nostri corsi è possibile arrivare a gestire l’aggressività? Cos’e’ veramente e come può aiutarci in strada? E’ stato anche qui dedicata un’introduzione nella terza settimana.

Dalla prima settimana, quindi tutti i partecipanti sono stati proiettati e catapultati nella “realta” e nel combattimento da strada.
Nessuna promessa di esami o cinture, mesi gratuiti di krav maga, o corsi Istruttori all’ordine del giorno.. che non sono esclusi ma tempo al tempo e solo per chi meriterà: non sono mai le cinture o i diplomi a salvare le vite proprie o di chi si ama. Ci vuole costanza, determinazione, tempo, sudore, sangue, soprattutto umiltà e rispetto per tutto e tutti.

Abbiamo quindi creato un percorso specifico e specializzato, dove i partecipanti, che hanno gia’ conosciuto in poco tempo il significato di una difesa “reale e da strada”, sanno che non utilizziamon chiacchiere o frasi di effetto o critiche sterili, marchi sbandierati o lezioni gratuite per tirare tutti dentro il calderone celandosi dietro una estrema disponibilità a far comprendere se è quello il corso giusto o infinite settimane gratis per valutare se l’Istruttore ha capito qualcosa di krav maga..
Ciò che insegniamo forse è per tutti.. o forse no, ma deriva dalla fonte del Krav Maga e sicuramente è Krav Maga trasmesso come il Fondatore avrebbe voluto, con grande umiltà, professionalita’, serieta’, rispetto per tutti, vasta conoscenza e tantissima esperienza di chi indossa ai nostri corsi la maglia con scritto Istruttore.
Infatti dopo la prima lezione di prova, unica e irripetibile, hanno gia’ aderito al corso tantissime persone, perche’? Perche’ basta una lezione per capire e percepire, l’Istruttore che si ha di fronte, l’ambiente, il gruppo, i compagni di allenamento, in fondo ogni lezione e’ diversa, nel riscaldamento, nella preparazione tecnica e fisica, potenziamento ogni volta diverso e mirato alla lezione specifica, ogni singolo istante e’ prezioso nella strada come in palestra durante la lezione.

Prima settimana, esempi concreti di esercizi sottostress “mentale”.
La seconda settimana, sulle diverse distanze e gestione di piu’ aggressori, in diverse angolazioni e sottostress “fisico e mentale”.
Terza settimana abbiamo evidenziato lo studio delle tempistiche di reazioni sottostress con piu’ agressori, in diverse altezze, con un notevole aumento della parte combattiva.
Quarta settimana, il tutto, orientato e riportato alla difesa terza persona, aggiunta di piu’ aggressori con attacchi multipli.
Beh, che dire.. “stra-soddisfatto” dei risultati e del grande entusiamo!!!
Come gli altri anni, altro elemento di distinzione per noi è l’ambiente, fatto da “persone meravigliose”, un gruppo unito e compatto nel modo piu’naturale possibile, nessuna magia o marketing, ma solo tanta passione: piena fiducia, rispetto ed umilta’.. SEMPRE!

Grazie a tutti.

Krav Maga Portuense
Difesa Personale – KRAVMAGA – K.M.P. Roma
www.kravmaga.cloud
www.kravmagaportuense.it
info@kravmaga.cloud

[/tm_pb_text][/tm_pb_column][/tm_pb_row][/tm_pb_section]

K.M.P. e I.C.S.K.M.A.

[tm_pb_section admin_label=”section”][tm_pb_row admin_label=”row”][tm_pb_column type=”4_4″][tm_pb_text admin_label=”Text” text_orientation=”justified” background_color=”#ffffff” use_border_color=”off” border_color=”#ffffff” border_style=”solid” custom_padding=”30px|30px|30px|30px”]

La I.C.S.&K.M.A. collabora in Italia con il nostro gruppo: K.M.P. Roma. Inoltre la ICSKMA collabora anche su Napoli con L’Istituto Krav Maga Italia.

Alcuni dei programmi di addestramento e perfezionamento a cui ha partecipato e si e’ qualificato l’Istr. Pasquale Franco, oggi KRAV MAGA EXPERT.

Grazie alla I.C.S.& K.M.A ci confermiamo al top della preparazione nei settori specialistici, quali LAW ENFORCEMENT (FORZE DELL’ORDINE) e MILITARY. Sempre i primi a qualificarsi in nuovi settori….. news a breve!

[/tm_pb_text][/tm_pb_column][/tm_pb_row][/tm_pb_section]

DONNE E UOMINI IN ALLENAMENTO, DIFFERENZE?

[tm_pb_section admin_label=”section”][tm_pb_row admin_label=”row”][tm_pb_column type=”4_4″][tm_pb_text admin_label=”Text” text_orientation=”justified” background_color=”#ffffff” use_border_color=”off” border_color=”#ffffff” border_style=”solid” custom_padding=”30px|30px|30px|30px”]

Una lezione di Krav Maga prevede di regola l’allenarsi in gruppo, la possibile suddivisione in diversi gruppi più piccoli da 4-5 persone in caso di particolari esercizi (sia per riscaldamento che in fase finale sotto-stress) ovviamente in coppia come stabilito nella sua metodologia e per un’apprendimento che sia il piu’ completo possibile.
A rotazione la pratica dovrà avvenire con tutti i componenti del gruppo, nell’interesse individuale e generale, di crescita e miglioramento dell’apprendimento ai fini di una preparazione completa. Non è una regola perentoria, ma fortemente consigliata e vediamo in questo articolo alcuni dei perchè di queste scelte.
Quindi anche le donne devono alternarsi con gli uomini per le ragioni che ora andremo ad analizzare nel dettaglio.

Perche’ in coppia, in tre o piu? E a rotazione?

Prima motivazione, acquisire una maggiore sicurezza in se stessi. Imparare a percepire davvero se stessi e gli altri intorno a noi. Individuare, identificare, riconoscere, le reazioni istintive del proprio corpo e decodificare quelle dell’eventuale aggressore.
Questi motivi, implementati da un lavoro “a vuoto” ossia rivolti verso lo specchio e senza contatto, brevi esercizi meccanici o mirati o in coppia/gruppo attraverso dei “giochi”, collaborando con le altre persone attraverso una pratica costante, consente di padroneggiare  più sfumature ed imprevisti di una situazione non attesa o di forte stress o di paura.

Inizialmente si tende a scegliere il partner che sembra piu’ innoquo o più confacente allo stato d’animo di quel momento, per empatia o simpatia. A seguito delle prime lezioni, superato il comune senso di timidizza iniziale, sia donne che uomini, sentono lo stimolo di provare a cambiare partner, per testarsi ed acquisire maggiore sicurezza nelle tecniche, nel loro istinto ed in se stessi.
Questi naturali, non obbligati, passaggi migliorano il singolo ed accrescono l’affiatamento del gruppo, creando nuove opportunità per aumentare i livelli individuali e di difficoltà degli esercizi sottostress.

Le donne in allenamento.

Le diverse ragioni per cui una donna decide di iniziare un corso di difesa personale – krav maga – o altra disciplina che sia, sono solo la parte iniziale che le spinge a chiedere informazione e presentarsi in palestra con o senza borsa al seguito. La cosa più interessante è quanto scoprono, quasi immediatamente, esistere in una lezione di prova scelta forse per caso. Ed è stupendo vedere come le motivazioni iniziali si rafforzano, si aggiungono la passione, la determinazione ed il desiderio di continuare ad imparare dedicando un piccolo momento alla propria sicurezza, fisico, mente, un attimo ricreativo, rigenerante, di  crescita e sviluppo.
E piacevolmente, quanto inaspettatamente, riscontrano un meraviglioso gruppo con cui subito entrano in armonia, entrandone fin da subito ad essere parte attiva. Molte donne provengono da situazioni difficili, violenze verbali e/o fisiche, aggressioni subite, stalking e desiderano riconquistare la loro forza interiore. Timide, introverse o semplicemente ferite e segnate da episodi che in un attimo ti cambiano la vita e noi con il nostro piccolo aiuto, in un a ambiente privo di giudizio e permeato di altruismo, tutti diventano nella loro particolarità “uguali”: nessuno è migliore dell’altro, ma e’ li’ per aiutare sé stesso e gli altri, per imparare.
Gli esaltati e gli imbecilli non sono mai stato accettati e mai lo saranno ai nostri corsi
Le donne avvertono la necessità di maggiore sicurezza per diverse motivazioni rispetto ad un uomo: sapere che possono gestirsi neutralizzando un’aggressore. Infatti, con dimostrazioni pratiche e non sceniche, il nostro sistema di difesa personale, dona loro la consapevolezza che qualcosa si può fare e da una brutta esperienza ci si puo’ rialzare.
E allora si mobilità con animo nobile, la guerriera interiore pronta a difendere se stessa e chi ama, con una grinta incredibile.

Donna con donna va bene all’inizio.

Se inizialmente la complicità con una donna può aiutare a superare l’imbarazzo della prima lezione, si deve a seconda dei casi e dei doverosi e rispettosi tempi personali, allenarsi con tutti. Il contatto fisico, soprattutto per chi ha subito molestie o peggiori eventi, viene gestito dal Maestro perchè percepisce il disagio possibile o perchè la donna lo ha reso partecipe di quanto ha espressamente voluto condividere, al fine di poter ottimizzare i progressi, mentali, fisici e tecnici.

E le donne quando si allenano con gli uomini?

Ogni donna, ha il suo percorso unico, passato, presente e futuro, come unica è lei, ma cosa le accomuna in allenamento sono la determinazione che sviluppano inaspettamente per loro (non per chi li guida) e la costanza successiva perchè si appassionano e vedono risultati, quindi superano molti traumi e riacquistano fiducia in se stesse.
All’inizio si ha giustamente paura di far male ai compagni o di poter ricevere dei colpi, tuttavia si instaura immediatamente fiducia nei proprio gruppo e nelle ripetizione dei movimenti che poi diventeranno le tecniche e si svilupperà uno stato mentale capace di combattere. Dopo un inizio che raffigura una donna insicura e delicata, attenta a non colpire troppo forte o essere colpita, nei mesi successivi, si riesce a far attivare quel bottoncino interno dell’ aggressività e nel corso dell’anno ad utilizzarla con la proporzionalità richiesta secondo la situazione.

La differenza di stazza, altezza, peso ed ingenerale di aspetto, può generare difficoltà, anche limitazioni psicologiche e la tecnica soccorre la donna proprio in queste prove, superando le paure ed aumentando il proprio livello di autostima.

A volte una donna può avere una partenza più indecisa e lenta, tanto è vero che alcune richiedono informazioni in un dato momento, ma riniviano il giorno di inizio. Quando finalmente decidono, allora iniziano il loro percorso e raggiungono rapidamente grandi risultati, molto spesso superando gli uomini paricorso.
I progressi sono veloci, se sanno fidarsi ed affidarsi al Maestro, del sistema insegnato e dei compagni. Ricordiamo che il Krav Maga è semplice, ma non è facile: ci vuole tempo, determinazione e costanza.
Le donne sanno tirare fuori al momento giusto e nella dovuta misura, aggressività ed equilbrio, controllo e gestione della situazione. E qui poveri uomini prendono tante botte!!! ..perche’ non se le aspettano, ma uomini e amici che durante l’allenamento sono consapevoli esserci attenzione o cura da parte delle donne che in quei momenti tirano fuori la loro aggressività, frustrazioni ed iniziano a gestire la rabbia, per questo i ragazzi si prestano con la massima fiducia, la comprensione e la disponibilità possibile, perchè si cresce solo se uniti.

 Uomini o donne, la violenza non conosce differenze.

Si studia la violenza, comprendendone i meccanismi e la pericolosità di situazioni comuni in cui involontariamente o sbadatamente si può incappare. La donna sà capire che gli strumenti dentro di lei ci sono già, deve solo imparare ad usarli attraverso l’allenamento cui prende parte e sotto l’accorto insegamento del Maestro.
Gli uomini ai nostri corsi sono guidati passo passo nell’ allenamento con le donne, sotto la stretta supervisione del Maestro e questo trasmette ancora più tranquillità e fiducia generale a coloro che partcipano. Il desiderio di rivincita con se stesse ed il mondo che troppo spesso è ingiusto verso le donne, durante le lezioni aiuta la determinazione femminile, ma lascia anche il posto al buon senso e all’imparare a prevenire più che voler fronteggiare, sprezzante dei pericoli, un’aggressione oppure anzichè fuggire o prese da deliri di onniptenza per farsi giustizia: la prima regola resta sempre, evitare.

In conclusione.
Colei che desidera provare o testarsi o ritrovarsi in un’esperienza molto particolare di un’ambiente sano e pulito, saprà cogliere l’importanza di un corso studiato e creato per i più deboli orientato ad imparare a sopravvivere. Certe corsi sembrano presumere la presenza di un Maestro alla “uccidi , uccidi, uccidi” e/o comoagni di allenamento “esaltati, ingestibili,etc.”, e questo non avverrà ai nostri corsi, mai. Nel nostro contesto che proteggiamo da soggetti indersiderati, una donna riscontra un clima quasi familiare, di persone tra i 16 e i 70 anni”, che a prescindere da chi o cosa siano all’esterno, la aiuteranno ad imparare. Da noi sono inviolabili i canoni di correttezza e rispetto totale oppure provvede direttamente l’Istruttore alla tutela dello svolgimento regolare di tutta la lezione.

Tutto ciò è ben noto a chi pratica in un gruppo degno di essere chiamato tale, una squadra, dove lo scopo è crescere “insieme” e di chi fa già parte di K.M.P. Roma.

Ognuno di noi, in ogni allenamento dona qualcosa: il proprio tempo e corpo a disposizione di chi si allena e ciò richiede attenzione e ringraziamento: il kida (saluto in Israeliano).

Se hai esitato fino ad oggi, vieni a provare! Prenota oggi stesso la tua lezione. Non essere più vittima! Vuoi aver una possibilita’ in più di poterti difendere? Clicca su link per accedere alla prenotazione di una lezione gratuita

Ti aspettiamo.

A breve “uomini e donne in allenamento, differenze?” – sec.parte –

[/tm_pb_text][/tm_pb_column][/tm_pb_row][/tm_pb_section]